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Le api mellifere e gli impollinatori selvatici possono coesistere?

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Le api mellifere e gli impollinatori selvatici possono coesistere?
Diritti d'autore  Euronews
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Di Carolina Cardoso
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Mentre gli alveari gestiti si moltiplicano, le api selvatiche e le farfalle stanno scomparendo. Dato che le api da miele non sono a rischio d’estinzione, l'apicoltura è responsabile del declino delle altre api?

Un terzo delle specie di impollinatori, come api, farfalle, pipistrelli e colibrì, è in declino in molte parti del mondo. 

In Europa, una specie di api e farfalle su dieci è a rischio di estinzione.

Senza l'impollinazione (fondamentale per la riproduzione delle piante), molte specie di piante subirebbero un declino e finirebbero per scomparire, mettendo a rischio la sicurezza alimentare. 

Mandorle, mele, caffè e fragole sono alcuni degli alimenti che dipendono dall'essenziale lavoro di impollinazione svolto dalle api.

Le api da miele sono spesso chiamate "impollinatori gestiti" perché possono essere addomesticate dall'uomo.

Tuttavia, la maggior parte degli impollinatori è selvatica, o "non gestita", e comprende più di 20.000 specie diverse di api, specie di mosche, farfalle, falene, vespe, coleotteri, tripidi, uccelli, pipistrelli e altri vertebrati.

Ma mentre le popolazioni di api e farfalle selvatiche si riducono, il numero di alveari nell'Unione europea è in costante crescita, rendendo l'UE il secondo produttore di miele al mondo dopo la Cina.

L'impollinazione animale contribuisce per circa 5 miliardi di euro annui alla produzione agricola dell'UE.

Perché gli impollinatori selvatici sono in declino?

Il cambiamento dell'uso del suolo, l'agricoltura intensiva, i pesticidi, l'inquinamento, le specie invasive, le malattie infettive e il cambiamento climatico costituiscono le principali minacce per gli impollinatori, secondo la Piattaforma intergovernativa sulla biodiversità e i servizi ecosistemici.

Tuttavia, uno studio del 2023 svolto in Canada ha stabilito un collegamento fra l'apicoltura urbana e una minore disponibilità di polline e un minor numero di specie di api selvatiche.

"Quando c'è abbondanza di api da miele nelle vicinanze, gli impollinatori selvatici devono affrontare un’ardua concorrenza", ha dichiarato Mario Vallejo-Marin, professore di Botanica ecologica all'Università di Uppsala.

Questo accade "perché le api selvatiche sono piuttosto esigenti, non vanno su qualsiasi fiore, ma sui fiori a cui si sono adattate, e specie diverse visitano fiori diversi", ha spiegato Ignasi Bartomeus, ricercatore alla Stazione biologica di Doñana.

Gli apicoltori stanno salvando le api sbagliate?

"Le api da miele devono chiaramente affrontare molte minacce, come pesticidi e agenti patogeni", ha dichiarato Bartomeus a Euronews.

Tuttavia, "il numero di alveari in Europa è generalmente stabile e in Spagna, ad esempio, è in aumento", ha aggiunto.

Ecco perché, per molti ecologisti, l'apicoltura non è una pratica che tutela le api. Al contrario, può essere controproducente. 

Uno studio pubblicato sulla rivista Nature Ecology & Evolution nel 2024 ha rilevato che la perdita di impollinatori selvatici è più dannosa per la riproduzione delle piante rispetto alla perdita di api da miele. 

Ainhoa Magrach, ricercatrice di Ikerbasque presso il Centro basco per il cambiamento climatico, ha aggiunto: "L'85% delle specie di piante selvatiche e il 70% delle colture che consumiamo (comprese quelle più nutrienti) dipendono dagli impollinatori per la fruttificazione. Se perdiamo questi impollinatori, perderemo anche gran parte della diversità vegetale del mondo, che a sua volta è alla base di molte reti alimentari terrestri".

"Ho persino visto delle campagne mirate ad aumentare il numero di alveari commerciali per salvare gli impollinatori. Sarebbe come dire che abbiamo bisogno di più allevamenti di polli per salvare la biodiversità degli uccelli", ha dichiarato Bartomeus a Euronews.

L'impatto negativo dell'apicoltura è ancora opinabile dal punto di vista scientifico e dipende dallo specifico contesto ambientale e dalla varietà floreale di ogni regione. 

Raquel Teixeira de Sousa, ex ricercatrice di api da miele presso l'Oxford Bee Lab, afferma che l'apicoltura è ancora molto importante: "È fondamentale per garantire il sostentamento delle piccole comunità rurali".

Allora come possiamo salvare gli impollinatori selvatici? 

Guardate il video per scoprirlo.

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